Parente nel Dipartimento? Divieto di partecipare alla selezione per il familiare!

11 Dicembre 2025

Con sentenza n. 3490 del 9 dicembre 2025, il TAR della Sicilia ha annullato gli atti di una procedura selettiva per il reclutamento di un ricercatore in tenure track che era stata vinta dal figlio di un docente del dipartimento.

Il Collegio ha rilevato che un’interpretazione costituzionalmente orientata dell’art. 18 Legge n. 240/2010 conduce a dover ritenere appartenente al dipartimento o alla struttura che effettua la chiamata  nella quale verrebbe a inserirsi il candidato vincitore, anche un professore che sia titolare di ripetuti incarichi di docenza a contratto.

Secondo i Giudici, è irrilevante la circostanza che il parente o affine non abbia assunto decisioni (o non abbia partecipato a deliberazioni all’interno di organi collegiali) relative alla selezione, in quanto ciò che rileva nell’ottica dell’incompatibilità prevista dalla sopra richiamata disposizione è l’astratta possibilità di condizionamento della procedura, la quale può derivare anche dall’esistenza di mere occasioni di collaborazione ravvicinata tra i membri del dipartimento (o delle relative “strutture”) ed i membri delle commissioni deputate alla valutazione tecnica dei candidati nell’ambito delle procedure di selezione.

Alla luce di questi principi, il TAR ha sostenuto che il vincitore del concorso non avrebbe dovuto partecipare alla selezione essendo il figlio di una professore che, nonostante la formale disafferenza, continuava a mantenere numerosi incarichi (non solo di insegnamento) presso il dipartimento interessato.

Di conseguenza, il Tribunale ha annullato tutti gli atti del concorso e ha dichiarato la nullità del contratto individuale di lavoro subordinato a tempo determinato stipulato fra l’Università e il vincitore.

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