Con sentenza del 20 ottobre 2023, n. 957, il TAR Toscana, Firenze, Sez. IV, ha accolto il ricorso di una dottoressa di ricerca che non era risultata vincitrice di un concorso per un assegno.
Nel caso di specie, infatti, la Commissione, alla prima riunione, aveva stabilito i criteri di valutazione delle pubblicazioni, prevedendo un criterio di attribuzione del punteggio pressoché automatico (che implicava l’assegnazione di 2 punti per ciascuna pubblicazione su una rivista scientifica ricompresa negli elenchi Anvur o saggio/capitolo di libro e, ancora, di 4 punti per pubblicazioni di riviste di eccellenza, ovvero di fascia “A”).
Tuttavia, malgrado l’espressa previsione di un preciso criterio di assegnazione, la Commissione ha preso in considerazione solo 11 dei 13 elaborati di ricerca presentati dalla ricorrente, valutandone peraltro soltanto 8 tra quelli presentati. Tale scelta appare illogica ed evidenzia un difetto di istruttoria, anche alla luce del fatto che, in applicazione dei criteri che la Commissione aveva precostituito, risultava indispensabile esaminare tutti gli elaborati di ricerca indicati nella domanda di partecipazione, senza che fosse consentito escluderne alcuni dalla valutazione.
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