Con sentenza n. 9392 del 22 novembre 2024, il Consiglio di Stato ha affermato che i partecipanti a una procedura selettiva per la copertura di un posto di professore di prima fascia hanno l’obbligo di verificare con particolare rigore che tutto quanto dichiarato nel curriculum autocertificato corrisponda al vero e che il contenuto sia chiaramente esposto per non indurre in errore la Commissione.
In applicazione di tale principio, i Giudici di Palazzo Spada hanno ritenuto che l’accertamento della non rispondenza di alcune dichiarazioni contenute nel curriculum autocertificato alla realtà dei titoli posseduti abbia condotto correttamente il giudice di prime cure a ritenere sufficiente l’annullamento con rivalutazione delle candidate.
Tale conclusione, ad avviso del Collegio, si giustifica in virtù del principio di autoresponsabilità che, nell’ambito di una procedura concorsuale, opera in modo rafforzato, tenuto conto che il curriculum e quanto in esso dichiarato, rappresenta l’unico elemento su cui “fideisticamente” si fonda la valutazione della Commissione.