Con sentenza n. 6928 del 1° agosto 2024, il Consiglio di Stato ha sancito in via definitiva la piena legittimità del modello TOLC-MED per l’accesso ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria per l’anno accademico 2023/2024.
I Giudici di Palazzo Spada hanno, innanzitutto, osservato che il numero chiuso non lede il diritto allo studio in quanto quest’ultimo non implica l’ammissione indiscriminata ai corsi di istruzione superiore, specialmente quando le strutture organizzative non possono garantire una formazione professionale adeguata.
Ciò posto, il Collegio ha stabilito che il meccanismo di equalizzazione utilizzato nel test di ammissione dello scorso anno garantisce che le differenze nella difficoltà delle domande non influenzino negativamente o positivamente il risultato complessivo dei candidati.
Da ultimo, i giudici si sono soffermati sulla ripartizione in sezioni delle prove sostenendo che tale sistema si basa sul principio dell’analoga difficoltà delle prove proposte: “la difficoltà di una prova è data dall’unione delle difficoltà delle sezioni che la compongono. Di conseguenza, date due o più prove, sostenerne l’analoga difficoltà implica sostenere l’analoga difficoltà di ciascuna delle sezioni che le compongono. Così le persone rispondenti vengono poste nelle medesime condizioni di svolgimento. Ne risulta la coerenza: del tempo prestabilito di svolgimento di ciascuna sezione; dell’ordine prestabilito con cui le sezioni si presentano all’interno del test; l’omogeneità della tipologia di argomenti somministrati in ciascuna sezione del test. Così una sezione (con i relativi quesiti) a cui è stato dedicato un tempo medio inferiore, perché il tempo è stato dedicato ad altra sezione, diventa mediamente più difficile. Analogamente una sezione e relativi quesiti diventano mediamente più facili se a quella sezione, a quei quesiti, è dedicato un tempo superiore. Il tempo identico per ciascuna sezione, nel modello Tolc, rappresenta pertanto un profilo in grado di assicurare analoga difficoltà”.
Questa pronuncia, pertanto, mette la parola fine alle prove di ammissione ai corsi di laurea in medicina e chirurgia svolte nel 2023.