Termini dei lavori delle Commissioni giudicatrici: non sono perentori e la loro violazione non invalida la procedura

06 Novembre 2025

Il Consiglio di Stato, con sentenza del 5 novembre 2025, n. 8593, si è pronunciato sulla legittimità di una procedura di chiamata per un posto di professore ordinario.

In particolare, al contrario di quanto ritenuto dal giudice di prime cure che aveva annullato gli atti ritenendo che la Commissione giudicatrice avesse violato i termini fissati dal regolamento per la conclusione dei lavori, il Consiglio di Stato ha escluso la loro natura perentoria, conseguendone che la loro eventuale violazione integri una mera irregolarità formale, non idonea a determinare l’illegittimità dell’intera procedura.

Peraltro, ad avviso del Collegio, non risulta che il rispetto del termine più breve avrebbe potuto condurre a un diverso esito della selezione. L’annullamento del provvedimento, pertanto, non è corrispondente alla funzione dei termini, ovvero evitare ritardi ingiustificati, e non provocare effetti caducatori automatici in situazioni prive di concreta lesione.

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