Da oltre quindici anni il tema della “fuga dei cervelli” si è imposto nel dibattito pubblico italiano. Ciò è accaduto sulla scorta dell’aneddotica e della narrazione sensazionalistica, senza che si affermasse, di contro, una reale comprensione del fenomeno. Che entità ha assunto l’abbandono dei cervelli nel nostro paese? Quali figure e quali settori interessa? Questo flusso unidirezionale di risorse e conoscenza può mettere a rischio le potenzialità di sviluppo del nostro sistema economico?
(Abstract a cura dell’Autore)