L’articolo esamina il concetto di autonomia universitaria evidenziando l’ampiezza e varietà di significati che esso ha assunto nel corso del tempo, dall’Unità d’Italia sino ai nostri giorni. L’analisi storica consente di affermare che in Italia l’autonomia universitaria non si è mai veramente realizzata o, almeno, non si è mai realizzata nella versione forte che pure è solennemente consacrata nella Costituzione. Con riferimento al momento presente, da un lato si evidenziano le evidenti compressioni dell’autonomia universitaria che derivano dal rafforzamento dei controlli da parte del Ministero dell’Università e della sua Agenzia di valutazione mentre, dall’altro lato, viene evidenziato il sostanziale equivoco che è nascosto nell’uso — sovente propugnato da una parte della letteratura non giuridica — del termine autonomia come strumento di politica pubblica. Infine, l’indagine svolta consente di fare emergere alcuni temi di fondo dai quali occorrerebbe ripartire per definire i contenuti di una vera autonomia delle università.
(Abstract a cura dell’Autore)