Il contributo presenta una riflessione sul rapporto fra potere giurisdizionale, valutazione della ricerca in sede concorsuale/abilitativa, e libertà della scienza, che si realizza attraverso l’autonomia universitaria. Le riflessioni traggono spunto da una decisione del T.A.R. di Roma, ove si è affermato che la qualità della produzione scientifica è indipendente dalla valutazione delle pubblicazioni in sede di referaggio per l’edizione in rivista. L’affermazione è in contrasto rispetto a una di poco antecedente decisione del Consiglio di Stato, che ha ravvisato elementi di contraddittorietà nel giudizio concorsuale
negativo su pubblicazioni edite in riviste di fascia A previa revisione in doppio cieco.
This paper focuses on how the courts should evaluate a candidate’s research record – which is
normally tracked to freedom of science and university autonomy – in reviewing contested recruitment procedures. The debate stems from a decision of the Regional Administrative Tribunal of Rome, establishing that the quality of scientific production is independent of the assessment of publications in the refereeing procedures for the edition in scientific journals. This statement contrasts with a slightly earlier decision of the Council of State, which found contradictions in the negative judgement
formulated on publications already published in Class-A journals after a double-blind review.
(Abstract a cura dell’Autrice)