La sentenza in commento affronta per la prima volta espressamente la questione della posizione giuridica soggettiva del professore universitario che opti per il proprio regime di impegno – a tempo pieno o a tempo definito –, sostenendo che si tratta di un diritto soggettivo e non di un interesse legittimo. Ne consegue che tale scelta non e` soggetta ad alcuna autorizzazione da parte dell’Università.
(Abstract a cura dell’Autrice)