Il contributo costituisce il commento ad una pronuncia, emessa a seguito di rinvio pregiudiziale, da parte della Corte di Giustizia (C. giust. 15 dicembre 2022, cause riunite C-40/20 e C-173/20, AQ e a. c. Presidenza del Consiglio dei ministri e a.), che ha in tale sede diposto che la clausola 4, punto 1, dell’accordo-quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura in allegato alla direttiva 1999/70/CE, deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa nazionale secondo la quale i ricercatori, che hanno stipulato un contratto a tempo indeterminato, hanno la possibilità, qualora abbiano conseguito l’abilitazione scientifica nazionale, di essere sottoposti ad un’apposita procedura di valutazione per la chiamata nel ruolo dei professori associati, mentre tale possibilità è negata ai ricercatori che hanno stipulato un contratto a tempo determinato, anche qualora essi abbiano conseguito l’abilitazione scientifica nazionale, nel caso in cui questi ultimi svolgano le stesse attività professionali e forniscano agli studenti gli stessi servizi di didattica dei ricercatori che hanno stipulato un contratto a tempo indeterminato.
(Abstract a cura dell’Osservatorio)