Il presente contributo mira ad offrire una lettura critica sul tema del diritto all’istruzione in carcere mettendo in luce le lacune normative e le prassi problematiche che, di fatto, comprimono l’effettività dello stesso, non soltanto nella sua astratta configurazione, ma anche nella sua manifestazione dinamica. In particolare, dopo aver analizzato la normativa nazionale sul diritto all’istruzione, l’analisi si soffermerà sulle criticità che riguardano, da un lato, l’istruzione secondaria negli Istituti Penali per Minorenni; dall’altro, l’istruzione universitaria nelle carceri per adulti. In chiusura, l’indagine si sposterà sull’analisi del caso di Mario Crisci – attualmente introdotto alla Corte europea dei diritti dell’uomo – con l’obiettivo di porre in risalto i profili che rischiano di determinare un’inversione di tendenza nel modo di intendere l’istruzione all’interno del percorso di risocializzazione del condannato.
(Abstract a cura dell’Autore)