Osservata l’inadeguatezza dell’istituto del c.d. whistleblowing nel suo formante normativo in rapporto con i dati empirici degli ultimi anni, il contributo ripercorre le novità introdotte con il recente d.lgs. 10 marzo 2023, n. 24 per fornire un quadro complessivo delle modifiche attese nell’assetto organizzativo del canale di segnalazione nelle Università pubbliche italiane, rilevandone dei chiaroscuri interpretativi destinati a essere risolti solo dalla prassi applicativa. Il saggio fornisce una ricognizione concreta di come – fino ad oggi – sia avvenuta tale implementazione, fotografando lo stato dell’arte e cercando di descrivere in termini “numerici” forme ed effettività dell’istituto, sulla base del decorso delle (rare) segnalazioni ricevute e delle diverse tipologie di canale (piattaforma informatica, e-mail dedicata, incontri de visu) effettivamente utilizzate all’interno degli atenei.
Given the observed inadequacy of the whistleblowing regulatory framework compared
to empirical data from recent years, the essay examines the innovations introduced by the recent legislative decree of March 10, 2023, no. 24 as to provide an overview of the expected changes in the organizational structure of reporting channels in Italian public universities, while noting some unresolved interpretative issues. Furthermore, it evaluates its implementation so far by “quantifying” the forms and effectiveness of the whistleblowing systems, according to the analysis of the (limited) number of reports received and their development, as well as taking into account the various types (IT platform, dedicated e-mail, face-to-face meetings) currently employed within the universities.
(Abstract a cura dell’Autrice)