L’articolo analizza i rapporti che si sono sin qui sviluppati tra Regioni e istituzioni universitarie, nella prospettiva della rispettiva autonomia e si propone di verifi care quali potrebbero esserne gli sviluppi, alla luce delle riforme che stanno interessando il sistema universitario. Ed è proprio il ruolo centrale che la riforma assegna al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, al quale è ricondotta la defi nizione e l’amministrazione delle nuove regole alle quali dovrà attenersi l’autonomia universitaria, in tutti i suoi contenuti, che complica gli scenari possibili, limitando le potenzialità delle relazioni tra le due autonomie. L’Autore evidenzia che, perché ai governi regionali sia riconosciuto il ruolo di attori e interlocutori del sistema universitario, occorre ridefi nire le soluzioni organizzative e funzionali che compongono il quadro normativo e il modello di amministrazione del sistema universitario presso il centro statale.
(Dall’abstract a cura dell’autrice)