“Come si può misurare l’efficienza dell’Università? L’autore analizza le funzioni dell’Agenzia preposta a tale misurazione (Anvur) e si scaglia contro l’ideologia razionalizzante che sta dietro a questo ente e ai suoi sistemi di valutazione del merito. Emerge non solo un atto d’accusa nei confronti dello svilimento dei programmi educativi in favore di quelli manageriali, ma un quadro allargato alla decadenza culturale del paese. Visto in quest’ottica l’Anvur è molto più che un organo amministrativo fra gli altri. È frutto di un progetto culturale e politico di riduzione del possibile e di disboscamento del molteplice”.
(Dalla presentazione del volume)