Il presente lavoro, partendo dalla riforma del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) delle Università, avvenuta con il d.l. n. 63 del 2013, cerca di individuare le criticità che da tale riforma sono derivate. In particolare il lavoro si concentra sulla sostanziale modifica che l’istituzione di un Sistema unico di finanziamento multifondo, ha comportato nelle voci che compongono il FFO (quota base, quota premiale e quota perequativa). Nell’analizzare i nuovi criteri introdotti [#OMISSIS#] determinazione delle rispettive quote (costo “standard” per studente [#OMISSIS#] quota base e Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) per la quota premiale), il lavoro di ricerca evidenzia come a queste innovazioni si sia aggiunta anche quella multifondo, vale a dire la riconduzione nel FFO complessivo di molte voci di finanziamento che trovavano prima allocazione in distinti capitoli del [#OMISSIS#] dello Stato. Innovazione quest'[#OMISSIS#] che avrebbe dovuto determinare un incremento dell’ammontare del FFO ed una [#OMISSIS#] trasparenza ma che al contrario si è tradotta in un progressivo disinvestimento del finanziamento pubblico del sistema universitario ed in una crescita dei fondi a destinazione vincolata, che hanno portato ad una [#OMISSIS#] riduzione dell’autonomia decisionale delle Università. Per rappresentare la criticità dell’attuale situazione, il lavoro chiude richiamando la figura allegorica della foresta e del cacciatore con il fucile spianato evocata da [#OMISSIS#] Calamandrei nel suo discorso “Difendiamo la scuola democratica”.
(Abstract a cura dell’Autore)