“La legge di riforma [#OMISSIS#], n. 1/2009 (di conversione del d.l. 180/2008) considera la qualità della produzione scientifica ai fini della distribuzione di una quota consistente dei fondi di finanziamento alle università, della valutazione per il reclutamento e per l’attribuzione degli scatti di anzianità ai professori e ricercatori. Da qui una serie di iniziative, a livello di MIUR, degli organismi (CIVR, ANVUR) da esso appositamente attivati, o con competenza generale in materia universitaria (CUN), dei singoli atenei (con la istituzione di appositi osservatori per la ricerca), delle associazioni rappresentative dei settori disciplinari per la individuazione e applicazione di criteri e procedure per la valutazione della produzione scientifica. Tra i tanti documenti prodotti a questo fine, lo studio prende in considerazione, in particolare, quello elaborato e diffuso di recente dalle associazioni rappresentative dei settori disciplinari di diritto positivo interno per la valutazione, tra l’altro, delle riviste giuridiche, come contributo al dibattito in corso in ordine ai criteri ed alle modalità da seguire. La prospettiva adottata è quella dell’analisi giuridica dell’economia, ma anche dell’analisi economica del diritto, muovendo dalla considerazione della incidenza che la valutazione può avere nei diversi ‘mercati concorrenziali’ coinvolti: in particolare, quello degli autori e delle università di riferimento, quello dei direttori e degli editori delle riviste.”
(Dall’abstract a cura dell’autore)