“La presente proposta è focalizzata sulla definizione dello spazio accademico come “luogo dell’insicurezza”, attraverso l’analisi della narrazione giornalistica della morte di [#OMISSIS#] Solesin e [#OMISSIS#] Regeni, i due ricercatori italiani prematuramente scomparsi – rispettivamente – nel novembre 2015 a Parigi e nel febbraio 2016 al Cairo. In primo piano, il processo di drammatizzazione mediale e la tendenza all’enfatizzazione comunicativa legata ai “rischi” della mobilità universitaria, con particolare riguardo per l’impegno di ricercatori italiani impegnati all’estero.”
(Dall’abstract a cura dell’Autore)