Con due provvedimenti quasi coevi – pronunciati, il primo, in sede consultiva e, il secondo, in sede giurisdizionale – il Consiglio di Stato ha affrontato la questione relativa alle modalità di affidamento dei contratti da parte del Consorzio Interuniversitario CINECA e, in particolare, se a questi possa essere ritenuto applicabile il modello dell'”in house providing”. Il tema, già di non agevole soluzione in ragione della specificità della natura giuridica e delle funzioni del Consorzio, si presenta ancor più problematico e attuale alla luce delle prescrizioni dettate dalle recenti direttive europee in materia di procedure di affidamento di contratti pubblici con cui, per la prima volta, il legislatore europeo ha positivizzato la disciplina, tradizionalmente di derivazione pretoria, dell'”in house”.
(Dall’abstract a cura della rivista)