Nel contesto della realizzazione delle importanti riforme universitarie avvenute nell’ultimo decennio degli anni ’90 (tra le quali la riforma degli ordinamenti didattici), l’Autore conduce un’analisi sistematica degli atti generali a contenuto non normativo adottati dal Ministero dell’Università nel corso della XIII legislatura, verificando, in sintesi, l’impatto che essi hanno avuto sulla autonomia universitaria. Tali riforme hanno certamente deterninato un rapporto complesso tra Ministero ed Atenei: da un lato si è avviato un processo di apliamento dell’autonomia universitaria, dall’altro si è autorizzato il Ministero ad intervenire con propri decreti anche in ambiti nuovi, creando, in alcuni casi, “un declassamento delle fonti”, ripoponendo altresì il problema della legittimità del potere regolamentare ministeriale. Vengono pertanto analizzati le tipologie e i contenuti di tali atti al fine di verificare se essi “si siano determinati strumenti surrettizzin di compressione dell’autonomia universitaria”.
(Abstract a cura della Redazione dell’Osservatorio)