SANTUCCI R., Note critiche sull’adeguatezza della disciplina dello sciopero nei servizi pubblici essenziali (in occasione dello sciopero dei docenti universitari), 2018

Data Documento: 2018-01-01
Autori: Rosario Santucci
Autorità Emanante: Amministrativ@mente, n. 7-8, 2018, pp. 3-43
Area: Dottrina
Sommario

Lo sciopero dei docenti universitari, proclamato da un movimento collettivo degli stessi, innesca la riflessione sull’adeguatezza della disciplina dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, confermando l’approccio pragmatico della scienza giuridica. Esso costituisce del resto la punta di un iceberg di conflittualità che si è formato nell’ambito dei servizi pubblici, avvalorando la tesi della “terziarizzazione” del conflitto collettivo. Il rilievo dello sciopero della docenza universitaria nasce dal fatto che questa è stata esclusa dalla privatizzazione del rapporto di impiego – come anche altre categorie di personale pubblico laddove la legge n. 146/1990 sembra calibrata sullo standard della disciplina del lavoro pubblico privatizzato. Pertanto la combinazione regolamentare, prevista dalla normativa legislativa per affrontare il contemperamento tra diritto di sciopero e diritti costituzionali della persona – legge, contratto collettivo, poteri datoriali e poteri pubblicistici della Commissione di garanzia -, sembra un circuito in parte impraticabile. Muovendo da questa evidente e apparente lacuna, è opportuno riflettere su alcuni capisaldi del sistema regolativo. Si può verificare se esso abbia bisogno di modifiche radicali; ovvero se siano sufficienti minime integrazioni, rinvenendo adeguate e ragionevoli interpretazioni che conducano ad una disciplina efficace per affrontare le evenienze e tutelare, in modo effettivo, i diritti fondamentali del cittadino, che costituiscono il substrato dei servizi pubblici essenziali. 

(Abstract a cura della Redazione dell’Osservatorio)